Picchioverde dalla storia all’ambiente
In edicola l'ultimo numero della rivista
La storia della cappella mombellese di Santa Maria di Villa Meana, una riflessione storico-ambientale sul pascolo delle pecore, la figura del conte Radicati di Passerano, e un ragionamento sullo scarso consenso politico degli ecologisti: com’è nel suo stile la rivista Picchioverde guarda al Chierese da più punti di vista (il nuovo numero è in edicola, 5 euro).
“Conoscere la dimensione del “locale” è di fondamentale importanza – afferma nel suo editoriale il direttore Gianpaolo Fassino – Perché nella dimensione del “qui e ora” ciascuno di noi può portare il proprio significativo contributo per un mondo migliore”. Un esempio di questo approccio è dato da Giovanni Donato, che affronta il tema dell’acqua: “Tempo fa non passava giorno che si parlasse di “piogge acide”, con tutto il carico di negatività che ciò si portava dietro. Oggi, basta che piova, prendiamo tutto”. E’ perciò fondamentale tutelare corsi d’acqua, laghi e stagni: il naturalista mette a confronto gli stagni di Mombello, il grande lago di Arignano, ora tornato a vivere dopo essere rimasto in secca per un ventennio, le peschiere della pianura e la zona umida del Guetto, nell’area dell’ex fornace Mosso, a Santena, di notevole interesse ambientale, meritevole di tutela. Enrico Guida apre la ricerca sulla presenza a Chieri e dintorni di pastori transumanti di pecore.
Ne parlano già documenti di fine Seicento che, per la consegna del sale, registrano la presenza di 35 pastori di Entraque, in pianura a svernare con le loro greggi. Nel ‘700, si registra nel periodo invernale la presenza fino a 5000 capi, con i proprietari dei terreni che si contendevano il passaggio delle greggi perché migliorava e concimava la cotica erbosa. “Ancora oggi si assiste al pascolo vagante delle pecore, specie in primavera-estate – interviene il naturalista, Franco Correggia – Oggi, però, le greggi in transumanza sono dannose all’ambiente, perché un pascolamento protratto da parte di un numero eccessivo di animali causa danni al sottobosco e ai prati”.
Ma quanto pesano, nei confronti dell’opinione pubblica, le opinioni degli ecologisti? Parte da questo spunto una riflessione di Maurizio Pallante, che poi giunge a una conclusione: “La maniera più efficace per rendere desiderabili le proposte ecologiche è di privilegiare quelle che offrono vantaggi economici proporzionali ai vantaggi ecologici”. La copertina della rivista è dedicata alla cappella di Santa Maria di Villa Meana, in territorio mombellese, oggi nota come Madonna dei boschi, cui è dedicato uno studio di Giorgio Parena e Margherita Scapino.
Nel mombellese, nel 2016, si è concluso l’importante restauro della cappella di San Lorenzo: ma anche per la Madonna dei boschi occorrerebbe un percorso analogo. L’importanza storica dell’edificio è elevata, perché rimanda alla presenza già attestata nel XII secolo di un piccolo borgo su un’erta collina tra Mombello e Arignano. Guarda al passato anche l’intervento di Dario Rei, dedicato al conte Alberto Radicati di Passerano, che esce a settant’anni dalla biografia scritta da Franco Venturi. E’ al tempo stesso il ricordo di un personaggio (1698-1737) opinionista in materia di religione e politica, che fece scandalo con un testo sul diritto al suicidio, nel quale rivendicava la libertà di porre fine alla propria vita, e la piena naturalezza di tale scelta. Tra gli articoli del Picchioverde in edicola c’è anche uno studio di Domenico Tropeano, dedicato alla geologia della Collina torinese e alla presenza di calcare definito “calce di Superga” e utilizzato per la costruzione di alcuni pregevoli edifici torinesi.