Petronas di Villastellone: «La scelta di Stellantis mette a rischio i lavoratori»
Dopo la notizia della chiusura dell’accordo per l’olio motore Selenia, intervengono la vicepresidente regionale Elena Chiorino e il presidente del Consiglio del Piemonte Davide Nicco
Dopo 112 anni si chiude la collaborazione per l’olio motore Selenia con la Stellantis, in cui è entrata la vecchia Fiat. Una notizia preoccupante per lo stabilimento Petronas a Villastellone e per le ricadute occupazionali che può avere da fine anno, quando l’accordo finirà.
La notizia ha sollevato la reazione della Regione con la vicepresidente regionale Elena Chiorino, che ha la delega al Lavoro, e il presidente del Consiglio del Piemonte Davide Nicco, che è stato sindaco del paese: «Abbiamo immediatamente convocato un incontro con le organizzazioni sindacali, che si terrà nei prossimi giorni, per attivare ogni misura utile a tutela dei lavoratori della Petronas» sottolineano l’urgenza i due esponenti della maggioranza.
«Si tratta di una scelta che rischia di compromettere in modo grave la tenuta occupazionale e produttiva di una realtà di eccellenza, che ha creduto nel nostro territorio insediando tra Villastellone e Santena il proprio centro di ricerca mondiale – approfondiscono con preoccupazione –. Una decisione che appare non solo incomprensibile, ma anche ingiustificata, con potenziali ripercussioni sull’intera economia locale». Da qui la presa di posizione in favore delle «imprese che investono, innovano e credono nella nostra nazione, e dei lavoratori che ne sono il motore» e la decisione di lanciare un appello a Stellantis: «Confidiamo che anche con l’intervento delle istituzioni questa decisione possa essere rivista, per il bene del comparto e di un intero sistema produttivo che non può permettersi ulteriori colpi».