“I Sibilla”: accordo a rate
I proprietari rimborseranno il Comune di Pecetto per la messa in sicurezza
Trovata l’intesa sulla messa in sicurezza dell’ex ristorante “I Sibilla”. Comune e proprietari dello stabile hanno finalmente siglato un patto: i lavori già realizzati da Palazzo civico verranno rimborsati a rate e, a garanzia, è stato messo l’immobile stesso.
La vicenda parte da un incendio divampato nel ristorante il 1° gennaio 2019. Sono le 6,30 quando un cortocircuito riempie di fuoco il locale di via Umberto I, a pochi metri dal municipio. Il ristorante è temporaneamente chiuso perché Vito Sibilla e Maria Vincenzo Petrosino sono andati in pensione a settembre e a loro devono subentrare i componenti del loro staff.
I programmi saltano. L’assicurazione non rimborsa i danni e la coppia deve anche risarcire chi doveva rilevare il locale. Da allora la struttura è una sorta di fantasma in centro, nel mirino delle proteste dei vicini, approdate anche sui banchi del Consiglio comunale nello scorso mandato.
A peggiorare la situazione il maltempo: dopo giorni di forte vento, che sparge in giro le ceneri residue del rogo, il Comune emette un’ordinanza, il 13 marzo 2023, per la messa in sicurezza della struttura. Sibilla fa dei lavori, ma per Palazzo civico non bastano. Il 18 ottobre arriva un’altra ordinanza a cui la coppia non ottempera.
Ci pensa il Comune a svolgere i lavori a inizio 2024 e a maggio, presenta il conto: circa 21.800 euro. Dopo 7 mesi la cifra è ancora da saldare; a fine 2024 l’Amministrazione Pizzo mette due avvocati per recuperare i soldi: Antonella Lauria e Claudia Maria Cicchetti di Torino.
«Dobbiamo recuperare i soldi, come prevede la legge» dichiarava ai tempi Adriano Pizzo.
Poche settimane fa arriva l’intesa, che verrà garantita con un’ipoteca sull’immobile, formalizzata dallo Studio Ganelli-Insabella-Vadalà Notai Associati di Torino. Il Comune sospende ogni azione giudiziale per recuperare i soldi in maniera coatta, ma a patto che vengano versate regolarmente le 60 rate mensili da 380 euro. Nel frattempo, la cifra dovuta da Sibilla è lievitata di oltre 1.100 euro per gli interessi.
Se verranno saltate anche solo due rate, non consecutive, dopo una tolleranza massima di 10 giorni, il Comune potrà far valere l’ipoteca. Se tutto filerà liscio, la coppia dovrà ancora versare oltre 600 euro, a fine piano rateale, per le spese legali del Comune. Un accordo che lascia l’amaro in bocca a Sibilla: «Dobbiamo pagare, ma possiamo farlo solo a rate. Mi spiace di essere finito in mezzo a una guerra politica dopo 30 anni di lavoro in paese».