Villastellone restaura i santi dalle teste mozzate
Custodite in un pilone, ignoti le avevano danneggiate a gennaio
A gennaio ignoti le avevano prese di mira a pugni, mozzando loro le teste. Ora sono in mano a un restauratore le statue di gesso di due santi, che si trovavano in un pilone votivo, lungo un camminamento in un prato ben curato tra via Como e via Vallongo, vicino all’area di sgambamento cani.
Il loro danneggiamento era stato notato domenica 26 gennaio, da un passante, che ha lanciato l’allarme, rimbalzato sui canali social della parrocchia e arrivato all’assessore Domenico Ristaino, che si trovava ad Asti a una mostra di Escher.
L’assessore ha telefonato al parroco e ai carabinieri. Ma come si temeva non sono emersi elementi utili a individuare i responsabili, perché quella zona non è coperta da telecamere e le case sono lontane dal pilone, quindi difficilmente qualcuno poteva aver visto movimenti sospetti.
Il colpevole o i colpevoli del gesto, ne hanno presa una e probabilmente l’hanno stretta forte, facendo cadere la testa, mentre l’altra potrebbe essere stata colpita con un pugno ed è questa a preoccupare di più, perché sarà difficile da far tornare come prima. Non solo l’identità dei loro aggressori, ma anche quella dei santi non è nota. L’ipotesi di Ristaino e di sua moglie Paola Perrone, che sono attivi nella “Pastorale della Famiglia” della Diocesi di Torino, sono che si tratti di San Pietro e San Marco.
«Ne avevo parlato subito con il parroco don Beppe Zorzan e dopo averle tenute a casa mia, finché non si liberava, le ho portate da un restauratore perché le possa aggiustare – racconta Ristaino –. Non so ancora quanto ci vorrà per averle indietro, ma vogliamo rimetterle al loro posto, per non far cadere così la vicenda e non darla vinta a chi ha compiuto questo gesto vergognoso».
Ristaino però vorrebbe che un fatto così non si ripeta più e sta pensando a modificare l’apertura del pilone votivo: «Ci andrebbe qualcosa di trasparente, che lasci sempre vedere le statue, ma che non possa essere facilmente aperto da chiunque».