Il circuito di S.Rocco tra vigne, noccioleti e ricordi di santità
Partenza e arrivo: Cinzano, cappella di San Rocco
Difficoltà: percorso facile, lievemente ondulato
Lunghezza: circa 7,5 km
Dislivello positivo (somma delle salite): 200 metri
Si può parcheggiare l’auto nei pressi del cimitero di Cinzano e, dopo un breve tratto sulla strada provinciale 97, si arriva a un trivio (via Roma, via San Giorgio e via Moncucco) al centro del quale, in un’aiuola spartitraffico, si trova un pilone con una croce in ferro, a poca distanza dalla cappella di San Rocco.
Ci si incammina lungo la strada provinciale 97 in direzione di Moncucco, per poi svoltare a sinistra verso la località “La Serra”. Si prosegue in discesa per circa 500 metri, attraversando un ampio prato: la traccia è evidente in ogni stagione, è un tratto in cui si gode una bella vista panoramica.
Più avanti si incrocia la via per regione Torrazza: qui bisogna tenere la sinistra e, dopo circa 180 metri, continuare diritto nelle vicinanze di una cappellina, ignorando la deviazione che porterebbe a cascina Bui.
Dopo 170 metri si svolta a destra sulla strada sterrata che porta a un agriturismo: lo si supera e si procede diritti in piano su un sentiero per circa 400 metri, ignorando la deviazione in discesa sulla sinistra che si incontrerà dopo una settantina di metri. Si torna per un breve tratto sull’asfalto e si incrocia la provinciale 97. Qui si svolta a sinistra e dopo poco a destra, in corrispondenza del segnale stradale di Moncucco.
Ci si tiene su un sentiero che a un certo punto inizia a scendere e porta al fondo della valle del rio Fontanelle, con belle viste panoramiche. Qui si svolta a destra, lungo una strada in leggera salita dove a un certo punto si vedrà, più in alto sulla sinistra, la chiesa di San Giorgio in Vergnano (è possibile una breve deviazione per raggiungerla). E’ un edificio dalle origini molto antiche, dato che è già attestato in un documento del 1265: mantenne le sue forma medievali fino al 1833, quando venne ricostruito nelle attuali forme neoclassiche.
Dopo circa 500 metri si incontrano i capannoni di un deposito di esplosivi. Più avanti si incontra sulla destra la segnaletica del sentiero 146 della Collina Torinese (indicazioni rio Fontanelle, San Rocco, Cinzano), ma si tiene la sinistra e si prosegue diritti in direzione della cascina Aprà e cascina Comollo.
Dopo 140 metri si supera un piccolo ponte e si prosegue diritto, ignorando due successive deviazioni a destra e una successiva a sinistra, percorrendo circa 770 metri.
Si arriva così all’asfalto di strada Aprà, dove si svolta a destra per 120 metri: si passa a lato di Casa Comollo e, dopo averla superata, si svolta a sinistra. Casa Comollo, in regione Aprà, è il luogo di nascita di Luigi Comollo, il giovane seminarista di Cinzano la cui storia sarebbe rimasta sconosciuta se non si fosse incrociata con quella di don Bosco.
Si racconta che un giorno, guardando i vigneti di queste colline, Giovanni Bosco avesse augurato all’amico di assaggiare il buon vino della vendemmia successiva. «Lo berrai tu – rispose Comollo – Io spero di bere un vino molto migliore».
Il giovane, infatti, presagiva la sua morte prematura, e sperava di poter assaggiare il vino del Paradiso.
Percorsi 30 metri dalla deviazione da Casa Comollo tenere la destra e poi proseguire diritto per 190 metri. Di qui, in salita tra noccioleti e vigne, proseguire a destra tra noccioleti e vigne fino a incrociare, dopo circa un chilometro, la provinciale 97. Qui si svolta a sinistra e si raggiunge, dopo poco, il punto di partenza.
Grazie per la gentile concessione