Il montascale per Tommaso
Il giovane studente del Monti Tommaso Delitala
Scuola
Enrico Bassignana  
28 Giugno 2025

Il montascale per Tommaso

Lavori al Monti di Chieri per rendere accessibile la scuola al ragazzo. La madre: «Finché non vedo, non credo»

Lavori in corso al liceo Monti, nel segno dell’accessibilità: è in corso il montaggio di un montascale che consentirà di superare i gradini d’accesso alla biblioteca, e di una rampa che permetterà di raggiungere il bar nell’istituto.

«A seguire verrà sostituito il montascale all’ingresso – segnala il dirigente della scuola Gianfranco Giusta – Non sono in grado di promettere che sarà operativo già dal 1° settembre, perché occorre smantellare la struttura esistente, ferma da anni, procurare e mettere in opera quella nuova, e ci sono le ferie di mezzo. L’anno scolastico inizia però a metà settembre, e spero che il montascale sia operativo per quella data, fermo restando che la scuola ha un accesso alternativo per le persone su carrozzina».

In passato, i tecnici avevano giudicato inadatta la posizione dell’attuale montascale, perché all’esterno della scuola, anche se in posizione coperta: «Immagino che non abbiano cambiato idea su questo punto, ma che si siano allineati alle sollecitazioni politiche», ipotizza il dirigente.

L’“accesso alternativo” passa per un accesso laterale e percorre il seminterrato dei laboratori: lo ha utilizzato, nell’anno scolastico che si è appena concluso, Tommaso Delitala, che a settembre frequenterà la seconda. La questione era stata sollevata dal “Corriere” già alla fine dell’anno scorso, in seguito alle proteste di Astrid Frego, mamma di Tommaso che, da tre anni, è anche lei su sedia a rotelle.

«Io sono come San Tommaso, finché non vedo non credo – premette – Quando poi i montascale e le rampe saranno in funzione sarò soddisfatta, però non mi sentirò di dire “grazie”: perché gli edifici pubblici non dovrebbero avere barriere architettoniche. Eliminarle è un dovere, non un favore che si fa a mio figlio o a chi è nella nostra situazione: è un’azione per tutti coloro che devono poter accedere a una scuola pubblica senza mai sentirsi “di troppo”».

Astrid Frego riconosce il ruolo svolto dalla scuola nel passato anno scolastico: «Mio figlio non è stato isolato né dai compagni, né a livello di didattica – dichiara – Ma resta il fatto che se non mi fossi rivolta a giornali e televisioni, difficilmente qualcosa si sarebbe mosso. Anche perché la tesi dei tecnici che in passato avevano esaminato il montascale, fermo da almeno dodici anni, era che non conveniva spendere per un dispositivo all’esterno, anche se al riparo di una tettoia».

Francesco Paese è il presidente del Consiglio d’istituto: pochi giorni fa aveva lanciato la proposta di una raccolta di fondi per acquistare il montascale per l’accesso principale, e iniziato a sollecitare preventivi. «La decisione di Città Metropolitana si colloca nella logica di dare a tutti gli studenti le medesime opportunità, per cui siamo soddisfatti e ci evita di arrivare, attraverso la solidarietà, a ciò che si deve avere per diritto. Nostra prima segnalazione del problema risale al luglio dell’anno scorso: se Città Metropolitana fosse stata più tempestiva nell’intervenire si sarebbero evitate molte polemiche».

Sui lavori in corso al Monti interviene anche il sindaco Alessandro Sicchiero: «Ho partecipato ai diversi sopralluoghi, per trovare le soluzioni tecniche più adatte a rendere più accessibili tutti gli spazi della scuola – informa – Stiamo parlando di edifici costruiti in epoche in cui non ci si poneva il problema delle barriere architettoniche: ciò rende più complesso individuare le soluzioni migliori, che poi chiedono tempo per essere attuate».

Sicchiero prende atto del programma di Città Metropolitana per eliminare le barriere architettoniche all’esterno e all’interno del Monti: «Neanche per un giorno è mancata da parte nostra l’attenzione ai problemi di Tommaso, anche se l’edificio non è di proprietà comunale. Ma è un’attenzione che ci vede in primo piano: basti pensare all’ascensore installato alla scuola Quarini e alle risorse investite nei centri estivi a favore delle persone con disabilità».