Rebus e panorami fino alle Alpi
Camminata
Simonetta Masera 
2 Luglio 2025
Fonte: “Gli anelli del Cammino di don Bosco” di Claudio Baldi, Paolo Deluca e Ute Ludwig. Cartina n° 6, anelli di Marentino, Montaldo e Pavarolo (2022)

Rebus e panorami fino alle Alpi

Un circuito collinare tra crinali e fondovalle da Pavarolo a Marentino e ritorno

Partenza e arrivo: Pavarolo, piazza del Campanile

Tempo di percorrenza: 3 ore

Percorrenza: circa 12,4 km

Dislivello positivo (solo salita): 134 metri

Dalla piazza del Campanile di Pavarolo si scende per la via Maestra e, nel punto in cui si incrocia la provinciale 224 (sulla sinistra il “mosaico azzurro” di Felice Casorati) si svolta a sinistra e poi a destra, imboccando via Zavattaro Ardizzi.
La strada scende alla provinciale della Rezza, da attraversare con estrema attenzione per poi passare dal lato opposto per imboccare via Bardassano, che costeggia l’area artigianale di Montaldo. Si prosegue poi su uno sterrato che, descrivendo un ampio semicerchio, sale verso Montaldo. Quando si arriva alla strada asfaltata bisogna girare a destra verso piazza Superga (dove c’è una “casetta dell’acqua” Smat, dove rifornire le borracce) e proseguire diritti in direzione di piazza Fornace.
Si oltrepassa la cappella di San Rocco e si imbocca la modesta salita che porta al cimitero del paese, con un bel panorama sul castello di Montaldo e le colline circostanti.
Giunti al cimitero imboccare lo sterrato in direzione Andezeno (in zona c’è anche una “big bench”, panchina gigante). Ignorare le due successive deviazioni a destra e sinistra per poi svoltare a sinistra nelle vicinanze di un pilone votivo. Dopo circa 400 metri si arriva alla strada di fondovalle Montaldo-Marentino, che si percorre in direzione Marentino passando accanto al campo sportivo “Gianella” ed entrando poi in paese per via Marentino all’altezza di Casa Zuccala, riconoscibile per l’aquila in cotto che svetta sul tetto (altra casetta Smat).
Una breve deviazione dal percorso porterà al piazzale della chiesa parrocchiale, uno splendido balcone panoramico affacciato sulla cerchia alpina.
Si torna su via Roma e si esce dal paese: è l’occasione per cimentarsi con i tanti rebus affrescati sulle case del centro. Si arriva così all’apiario sperimentale e al cimitero, caratterizzato dalla cappella romanica di Santa Maria dei Morti.
L’edificio viene aperto solo in occasione di manifestazioni, ma merita comunque percorrerne il perimetro esterno per apprezzarne l’architettura e ammirare i curiosi ornamenti in cotto.
Si prosegue ancora dritto per circa 200 metri e poi, a un bivio segnato da una croce in ferro, si svolta a sinistra verso Tetti Ottone. Più oltre si incontra un trivio, ma si tiene la direzione principale verso la frazione Trinità di Montaldo (sentiero 210 della Collina Torinese). Si ignora la deviazione a sinistra verso Tetti Ottone e e dopo poco si arriva alla Trinità.
Qui si tiene la sinistra su asfalto per 180 metri e, arrivati alla piazzetta Don Vigna, si imbocca a destra il sentiero 230 in direzione di Tetti Gaffolo. Arrivati alla borgata si tiene la destra per proseguire sul sentiero che dopo 780 metri porta alla borgata di Tetti Vernai. Di qui si prosegue in discesa verso il fondovalle, con una bella vista verso Pavarolo e il suo castello medievale, fino a trovare sulla sinistra una carrareccia che corre parallela alla strada della Rezza e porta a via Bardassano, ai margini dell’area artigianale.
Qui per un tratto si percorre a ritroso il cammino dell’andata (attenzione nell’attraversare la Rezza), per poi risalire a Pavarolo da via Zavattaro Ardizzi. All’incrocio con la provinciale 224 si svolta però a destra, fino a incrociare la via Maestra all’altezza della scuola elementare (casetta Smat). Di qui si imbocca la via Maestra, si oltrepassa al n° 31 la “casetta bianca” in cui vissero il pittore Felice Casorati e la sua famiglia di artisti, e dopo poco si arriva alla piazza del Campanile, dove il percorso si conclude.