Tra i ciliegi guardando il Monviso
Circuito panoramico fra gli affreschi di Pecetto, Madonna di Celle e Valle Sauglio
Partenza e arrivo: cappella di San Sebastiano
Tempo di percorrenza: 3 ore 30’
Percorrenza: circa 10 chilometri
Dislivello in salita: circa 170 metri
L’itinerario parte dalla cappella di San Sebastiano, a Pecetto all’imbocco di strada Valle Sauglio: per parcheggiare l’auto ci sono, a poca distanza, il parcheggio del cimitero e il piazzale del mercato delle ciliegie. L’edificio risale agli inizi del Duecento e fu ristrutturato nel Quattrocento: è il più importante monumento di Pecetto e merita la visita per l’eccezionale ciclo di affreschi che conserva (è aperta ogni pomeriggio della prima domenica del mese).
Ci si incammina verso sud lungo strada Valle Sauglio (sentiero n° 36 della Collina torinese): arrivati alla cappella della Madonna del Rosario (il posto è anche noto come “tre vie”) si svolta a sinistra in strada Valle San Pietro, che scende verso il fondovalle del rio omonimo. Prima di arrivare al rio si svolta a destra e si punta verso la frazione di San Pietro, oltrepassando l’omonima cappella.
Circa 100 metri più avanti si evita la svolta sulla sinistra e si procede diritti su strada Braja: il fondo è sterrato, in una zona caratterizzata dalla coltivazione del ciliegio e da ampi prati. In questa zona è possibile osservare presente e futuro della cerasicoltura, perché accanto ad impianti di tipo tradizionale, con le piante allevate a vaso, ce ne sono altri più recenti con le piante a spalliera.
Dopo un tratto in trincea si prosegue a sinistra, poi la strada svolta a destra e arriva a un incrocio sulla sinistra (che non si considera: porta a Tetti Ghetto, forse sorto nel luogo dove i chieresi nel XII secolo fondarono il villaggio di Cassano). Il percorso va infatti diritto e, a un certo punto, incontra una croce di ferro nei pressi di cascina Benne: si svolta a destra e, dopo un breve arco in cui si costeggia il Ri Creus, a sinistra. Segue un breve rettilineo che più avanti incontra una sterrata: svolta a sinistra e ci si incammina su quella che più avanti diventa strada Serra Vecchia. La prima svolta a destra porta a Valle Sauglio.
Ci si incammina verso nord seguendo la provinciale 125, da cui ci si stacca quasi subito imboccando sulla sinistra il sentiero 270. Si supera un piccolo corso d’acqua, il rio Garia, e poi si procede verso nord, fino a una svolta a sinistra che conduce alla cappella di Madonna di Celle, di cui si parla per la prima volta in un documento del 1318. La chiesa è stata più volte rimaneggiata, mentre il campanile è l’elemento più antico e di maggior interesse dal punto di vista architettonico.
Da Madonna di Celle si punta verso nord (sentieri 34 e 261), verso la regione Genevrea, che si raggiunge dopo aver nuovamente superato il rio Garia incontrato poco prima: si arriva così a un punto panoramico che guarda verso Trofarello e la pianura.
Proseguendo a nord, il percorso curva prima a sinistra e poi a destra: qui si incontra un altro bel punto panoramico dal quale si può ammirare l’arco delle Alpi Cozie dominato dall’inconfondibile profilo del “re di pietra”, il Monviso, alle cui falde si trova la sorgente del Po. L’area è intensamente coltivata, tra frutteti, prati e qualche residuo vigneto. Si procede ancora verso nord, fino a incontrare l’asfalto di strada Revigliasco: si svolta a destra e dopo poco si arriva alla cappella di San Sebastiano, punto d’arrivo della camminata.