La Gronda si avvicina
Ieri un incontro con lo studio che lavora al progetto. Fuori la protesta
Gronda Est, qualcosa inizia a concretizzarsi. Nella giornata di ieri, giovedì, a Torino si è svolto un incontro tra i rappresentanti di Regione, Città Metropolitana, Comuni e lo studio Meta, che sta lavorando a un pre-studio di fattibilità.
Mentre all’interno del palazzo regionale i rappresentanti degli enti locali venivano aggiornati sull’avanzamento della progettazione, all’esterno i sostenitori del coordinamento NoGronda-NoTangest protestavano contro un’opera che giudicano inutile e dall’impatto ambientale eccessivo.
«Questa è una fase preliminare – afferma il sindaco di Chieri, Alessandro Sicchiero che, nel Consiglio metropolitano ha la delega all’ambiente – Ci saranno quattro ipotesi di tracciato nel nodo Montaldo-Pavarolo, per cui si è già molto discusso in passato». Si parlerà anche di costi indicativi, differenti per ognuna delle soluzioni sul tappeto a causa della necessità di prevedere gallerie e altre grandi opere.
«In questa fase saranno solo proiezioni di spesa – riprende Sicchiero – Entro la fine dell’anno, Meta consegnerà il suo studio, e Città Metropolitana deciderà il tracciato definitivo, sul quale si procederà poi col progetto di fattibilità tecnico-economico».
Il progetto di fattibilità verrà pubblicato, in modo che si possano ancora fare delle osservazioni di contenuto: «Ma a quel punto saremo usciti dal dibattito politico del tipo “la voglio, non la voglio” e passeremo a quello più tecnico».
La Gronda è un semianello a est di Torino che, attraverso la modernizzazione di strade esistenti tra Gassino e Chieri, intende mettere in collegamento le autostrade A6/A21 con le A4/A5 e l’aeroporto di Caselle. È la versione “leggera” della Tangenziale est, di tipo autostradale, scartata perché troppo costosa.