Talento senza confini
Allegra Marrone calciatrice in azione con la Buttiglierese
Calcio
Andrea Sibilia  
20 Luglio 2025

Talento senza confini

La parabola della chierese Allegra Marrone, promessa del green stregata dal calcio

Cambia la dimensione delle palline, ma la voglia di arrivare in alto è sempre la stessa. La diciassettenne chierese Allegra Marrone, dopo dieci anni ad alto livello nel golf, ha firmato martedì nello stadio Olimpico Grande Torino il contratto da calciatrice del Torino femminile Under 19 per la prossima stagione.

Quella di Allegra non è la classica storia della bambina nata con il pallone in testa, sui campi da calcio appena in grado di camminare: cresciuta in una famiglia dove lo sport principale è colpire con una mazza una pallina da 42,68 millimetri di diametro, Allegra insieme alla sorella Anita, classe 2010, e al papà Beppe ha giocato a golf fin dall’età di 4 anni. E siccome quando Allegra fa sport lo fa in modo importante, insieme alla sorella è arrivata a livello nazionale della disciplina, tra i talenti più promettenti, raccogliendo numerose soddisfazioni. «Per anni ho giocato a golf con mia sorella divertendomi e arrivando ad alti livelli – spiega subito dopo aver firmato il contratto con i granata – Poi tre anni fa gareggiavo per il circolo Golf Torino alla Mandria e ho iniziato a non sopportare più la pressione che questo sport individuale mette addosso. Negli allenamenti andava tutto bene, in gara iniziavo a pensare di sbagliare e inevitabilmente sbagliavo, quasi per paura di giocare. Sono arrivata al punto di non divertirmi più e ho deciso di mollare tutto, chiudendo così una bella fase della mia vita sportiva. Ora, dopo quella con la Buttiglierese, inizia una nuova avventura calcistica, addirittura a tinte granata».

Come spesso succede, chiusa una porta si apre un portone: tra i tanti sport possibili, tra i quali il canottaggio proposto da mamma Elena Navone, entra in gioco il calcio. In famiglia il fratello Carlo, classe 2012, gioca terzino sinistro nel San Giacomo e i due tiri da bambina in cortile con lui rappresentano l’unico precedente contatto tra Allegra e il calcio prima della nascita del nuovo amore. Nell’estate 2023, più per curiosità che per vera vocazione, galeotto fu il provino durante l’open day della Buttiglierese. Con i suoi 167 centimetri di altezza per 57 kg, convince subito i tecnici rossoblù e inizia la prima delle due stagioni nella società che più volte è già stata serbatoio a livello femminile per Juve e Toro.

Dopo un primo periodo in panchina, una volta schierata in campo non perde più il posto da terzino sinistro, stesso ruolo del fratello. Grande corsa, prestanza atletica e grinta sono le caratteristiche che ne fanno un difenso-re difficile da superare e che aiuta la fase offensiva con cross e presidio a tutta fascia. Segna anche tre gol, calcia di mancino, ma utilizza bene anche il destro. Alla fine di questa stagione, oltre alla promozione di Allegra in quarta liceo scientifico al Pascal, arriva alla Buttiglierese la lettera che può cambiare la carriera di Marrone: il Torino femminile la convoca per cinque allenamenti di prova con le Under 19, con lei prova al Toro anche la compagna di squadra Greta Pertusio, classe 2009 di Riva. Allegra convince i tecnici e il 19 agosto inizierà il ritiro con le granata.

«Sono molto contento per Allegra, perché ha iniziato a giocare da noi, in questi due anni è migliorata tantissimo e si è meritata questa occasione – dichiara Paolo Gorino, suo allenatore nella Buttiglierese – È molto veloce, forte atleticamente e ha tanta grinta. Oltre agli aspetti tecnici, è una brava ragazza, intelligente, seria e sempre presente. Le auguro il meglio per questa nuova esperienza con il Torino» . Marrone diventa così la terza giocatrice cresciuta nelle giovanili della Buttiglierese a passare alle granata, segno del valore della scuola rossoblù come preparazione a compiere il grande salto. Prima di lei, Alice Gionco, classe 2009 che ha giocato un anno insieme a Marrone, e il portiere del 2011 Martina Inchico, hanno recentemente vestito i colori granata.

Com’è stato entrare nella sede del Toro per una tifosissima da sempre del vecchio cuore granata? «Se già è fantastico arrivare a firmare per una squadra professionistica, per me che tifo Toro da quando ero una bambina è stato ancora più emozionante essere nell’Olimpico Grande Torino per diventare parte della futura squadra – commenta felice Allegra – In famiglia dal lato di papà tutti tifano Toro, compresi zia e nonni; l’unica pecora nera è mio fratello Carlo che è juventino» .

«Di Allegra hanno apprezzato soprattutto l’aspetto fisico e la grinta, per la tecnica con i piedi ci hanno detto che ci sono i mister apposta per farla migliorare. Come si dice in gergo, “mena come un fabbro” – sorride il papà Beppe, titolare della ferramenta in via Vittorio Emanuele – Allegra è molto contenta di questa opportunità, la vivrà con serenità: ha un carattere forte, sarà un’esperienza positiva, di crescita, per migliorare il proprio gioco e la propria tecnica. Per lei che non perde una partita del Toro in tv o allo stadio è il massimo diventarne una calciatrice. Buongiorno e Schuurs sono i suoi beniamini e Paolo Maldini è l’esempio numero uno di riferimento nel suo ruolo».