Volo raro ai Savi
La Lycaena tovata nella valle villanovese dal biologo Franco Correggia
Un avvistamento eccezionale e del tutto imprevisto con una farfalla rara e a rischio di estinzione. E’ l’incontro casuale capitato poche settimane fa a Franco Correggia, naturalista e biologo torinese, nella Valle dei Savi a Villanova.
Si tratta della specie “Lycaena dispar”, un lepidottero licenide, chiamato comunemente “licena delle paludi”. E’ una farfalla rara legata agli ambienti umidi che, secondo le direttive europee, figura tra le specie a rischio di estinzione in Europa, perciò meritevole di attenta e urgente protezione.
«Un tempo questa specie era comune in tutte le zone umide del Piemonte – precisa Corregia – Da giovane infatti mi capitava spesso di vederla nelle campagne. Poi, nel corso del tempo, a causa di pesticidi e di totale incuranza dell’ambiente, è diventata decisamente rara».
Una sorpresa per Correggia, 61 anni, dopo l’ultimo avvistamento avvenuto circa venticinque anni fa nelle campagne astigiane: «Non mi aspettavo di trovarla in quel momento precisa il biologo – Mi trovavo in un prato palustre nei pressi del corso d’acqua Bialera Viva per documentare e fotografare alcune specie vegetali. Quando ho visto la farfalla, ho subito preso la mia reflex e ho immortalato la scena».
La “Lycaena dispar” è una farfalla di dimensioni medie o piccole, circa tre cm di apertura alare. Il colore delle ali varia in base al sesso: le più comuni sono rosse o arancioni con bordo scuro. La sua larva si nutre di piante erbacee del genere rumex.
Oggi è una specie protetta in Belgio, Olanda, Ungheria, Francia, Germania. La sua sopravvivenza è connessa alla salvaguardia dell’ambiente in cui vive: corsi d’acqua, prati umidi, paludi, risaie.
Correggia oggi tiene corsi e seminari di biologia molecolare all’università di Torino. Tra i suoi campi di interesse vi è la biodiversità degli ambienti collinari e lo studio delle specie vegetali: «Passo molto del mio tempo libero camminando nelle campagne collinari del Monferrato e dell’astigiano per scattare fotografie e studiare da vicino la vegetazione – precisa Correggia – Trovare la “licena delle paludi” è stato emozionante perché oggi la natura è sempre più devastata e saccheggiata dall’azione umana. È una notizia in contro tendenza a tutto quello che succede oggi» .
Sulla biologia vegetale Correggia ha scritto molti libri e compiuto studi con immagini sugli ambienti collinari: «Nel corso della mia esperienza ho visto un grande cambiamento degli ambienti naturali – commenta con rammarico – Sono dei dati decisamente negativi: è vero che la natura è molto resiliente e ci stupisce sempre, ma in generale c’è un progressivo impoverimento dei boschi, delle paludi e delle campagne. E’ per via dell’azione umana e del cambiamento climatico se molte specie vegetali e animali oggi stanno scomparendo pian piano».