Nudo d’arte prende vita
Cultura
Federica Costamagna  
13 Agosto 2025

Nudo d’arte prende vita

Patto fra Cambiano e Fondazione per creare un videomapping su Giacomo Grosso

Sarà un viaggio nella realtà virtuale alla scoperta delle armonie, della grazia e della sensualità femminile ritratta nei dipinti di Giacomo Grosso. Il Comune ha stretto un accordo con la Fondazione di Comunità Chierese per produrre un videomapping sul grande ritrattista cambianese, che fu una star tra fine Ottocento e prima metà del Novecento.

La fondazione avrà il compito di sviluppare la produzione, raccogliere fondi e promuovere l’iniziativa. Perché non sarà limitata a Cambiano, ma verrà messa a disposizione di tutti i centri del territorio.

L’operazione accompagna il catalogo sui nudi femminili pubblicato in primavera dal Comune. Nel salone del palazzo comunale i soggetti dei quadri potranno parlare, raccontando di se stesse e del loro autore grazie alle illusioni del videomapping.

«Il catalogo è stato il punto d’inizio. Si tratta del risultato di un intenso lavoro di studio, che ci ha portato fino in Sicilia alla ricerca delle opere di Grosso – introduce Daniela Miron, assessore alla cultura – Ci siamo chiesti come dare visibilità a questo grande lavoro e farlo conoscere oltre i confini locali. Abbiamo quindi pensato al videomapping, che permette di creare contenuti d’effetto e fruibili da chiunque».

L’iniziativa prende spunto dall’esperienza del 2021, quando i busti e i dipinti nel salone presero vita grazie a luci, elaborazioni grafiche e voci per raccontare lo scultore Lorenzo Vergnano e il pittore Onorio Mosso. «Era stato eseguito un ottimo lavoro e il riscontro era stato molto positivo».

Il videomapping era stato eseguito dal chierese Claudio Zucca: era riuscito a far parlare le statue con tratti molto realistici e umani, mentre sulla volta correvano le immagini di quadri e monumenti. Due voci fuori campo ne illustravano la storia e gli elementi salienti. Nel salone erano stati installati una serie di proiettori sincronizzati, in maniera tale da far vedere bene il video da qualunque punto.

Il nuovo progetto sarà sviluppato in base a quante risorse verranno raccolte. Al momento, il Comune può contare su 6.000 euro. Per il resto, ci si affida alla Fondazione di Comunità Chierese. Per questo è stata stipulata una convenzione tra le due parti.

«Il primo passo è organizzare la raccolta fondi – chiarisce Cristina Favaro, referente del progetto – Di conseguenza, in base alle risorse finanziare che avremo a disposizione potremo ampliare le attività e definire come procedere».

Secondo l’accordo, le risorse potranno essere reperite attraverso fonti pubbliche, cercando bandi regionali e fondazioni bancarie, collaborando con enti culturali e associazioni di volontariato. Ulteriori finanziamenti potranno essere domandati alle aziende locali e raccolti con donazioni di privati. L’obiettivo è quota 12.000 euro.

Dopodiché saranno selezionati professionisti del Chierese, studi grafici esperti di animazione, videomapping e realtà aumentata: «Inoltre saranno coinvolti le associazioni locali e il Laboratorio Teatrale di Cambiano», interviene l’assessora.

L’idea è di produrre un documentario immersivo di circa un’ora Il titolo è deciso: “Il corpo dipinto”. Al centro saranno quindi le opere di Giacomo Grosso, che vivranno attraverso la proiezione dinamica di animazioni, contenuti digitali e sonori proiettati nella cornice suggestiva del salone del Palazzo Comunale. Inoltre, saranno descritti la figura dell’artista, il contesto storico e le tecniche pittoriche.

«Non abbiamo ancora definito testi e sceneggiatura, ma di certo il tema saranno i nudi femminili di Grosso. Sarà quasi uno spettacolo, che unisce la tecnologia all’arte, con immagini e suoni».