Stop a concessioni infinite
Villanova mette mano al regolamento di polizia mortuaria
Basta concessioni infinite e loculi inutilizzati per l’assenza di eredi: il Comune di Villanova ha messo mano al regolamento di polizia mortuaria modificando l’articolo 16, quello relativo alle sepolture private.
Con questo intervento normativo, la durata delle concessioni passa da 50 a 30 anni, a partire da quando il loculo viene occupato. «L’obiettivo è evitare il consumo del suolo – introduce il sindaco Roberto Peretti – Se il cimitero rimane senza posti occorre ampliarlo, invece in questo modo riusciamo ad ottimizzare gli spazi che abbiamo già cercando di evitare o limitare nuovi ampliamenti».
Il problema, con il regolamento precedente, era la lunghezza eccessiva delle concessioni: «Il loculo viene acquistato e passano poi 20 o 30 anni prima che venga occupato, un periodo in cui rimane vuoto. Poi quando viene occupato inizia la concessione di 50 anni che al termine possono essere prorogati per altri 50 anni».
La nuova durata trentennale delle concessioni entrerà in vigore dal 1 gennaio 2026. «Chi acquisterà un loculo fino a quella data manterrà le regole del vecchio sistema e quindi una concessione di 50 anni a partire dall’occupazione del loculo».
Oltre alla durata delle concessioni, il regolamento interviene anche per quei casi in cui non si riescono a contattare i familiari o gli eredi di un loculo con la concessione scaduta.
«Ne abbiamo una cinquantina. In quel caso, secondo il vecchio regolamento non possiamo fare nulla senza i parenti e quindi sono loculi che rimangono bloccati».
Ora le cose cambiano: «Con la modifica al regolamento, se i tentativi di contattare gli eredi non vanno a buon fine, il Comune metterà un avviso sul loculo per 60 giorni, dopodiché, se nessuno si fa avanti, il loculo viene aperto e i resti conferiti all’ossario comune per liberare il posto. Ci sono anche norme regionali e nazionali che ci permetterebbero di farlo anche senza i parenti ma abbiamo preferito inserire esplicitamente la norma nel regolamento comunale».