Nella tana del pollo destriero
La neonata associazione LudiRiva fa giocare persone di tutte le età
Si chiama Anna Zumaglini, ha 69 anni ed è una ex insegnante di educazione fisica: abita a Biella, ma nel fine settimana si trasferisce in paese per trascorrere del tempo con i nipoti. Al venerdì sera, con i bambini, è tra le più assidue frequentatrici della neonata associazione LudiRiva, che si occupa di giochi da tavolo: per questa ragione è a lei che è andata la tessera numero 1.
«Abbiamo iniziato a trovarci verso gennaio, al venerdì alle 21 in un locale attiguo alla biblioteca che ci è stato messo a disposizione dal Comune, con ingresso dal cortile dell’ex asilo in piazza Caduti – segnala Pierpaolo Gola, fondatore e presidente: ha 45 anni, GoLA lavora nel campo dell’estetica e del personal training – Era un tentativo: abbiamo visto che gli appassionati non mancano, di ogni età, e allora abbiamo deciso di dar vita a un’associazione».
Del direttivo fanno parte anche il vicepresidente Diego Smeriglio, il tesoriere Alessandro Villa, il segretario Raffaele Paparo e il consigliere Riccardo Beltramo.
La tessera annuale costa 5 euro per i minorenni e per i sostenitori che non giocano ma vogliono dare ossigeno all’iniziativa, e 10 euro per gli adulti. «Al momento giochiamo con giochi che ognuno porta da casa, attingendo alla sua collezione – spiega il presidente – Il nostro obiettivo, però, è di creare man mano una nostra raccolta di giochi, e poi farci fare un rollup e altro materiale promozionale, perché abbiamo intenzione di partecipare ad eventi. Inoltre ci doteremo di un sito internet, per farci conoscere e per segnalare le nostre attività».
I giochi sono adatti a tutte le età, tanto che sono molti i genitori che partecipano con i figli, e in qualche caso hanno un aspetto diverso dal solito gioco da tavolo.
Per esempio “Flick’em up”ha oggetti per ricreare la “main street” di un villaggio del West: ogni giocatore ha un certo numero di statuette a forma di cow boy, con cui affrontare quelli dell’avversario. Il gioco sta tutto nell’abilità di “schiccherare”, cioè nel colpire una pedina bianca per definire la posizione dove spostare il proprio cow boy, e una nera da “sparare” contro gli avversari per abbatterli. Anna Zumaglini è impegnata in una sfida col nipote: si diverte?
«Non puoi insegnare a giocare se non giochi tu stessa e se non sei una persona giocosa – risponde – quindi la risposta è sì, mi diverto».
Anche Alessandro Villa, 40 anni, imprenditore rivese, sta giocando con dei ragazzini: «A me piacciono soprattutto i giochi di ruolo e “Munchkin”, che stiamo usando adesso, è una sorta di parodia. Le regole sono facili da imparare, anche i bambini possono essere autonomi in fretta, imparando a gestire strumenti improbabili come l’armatura di pelle di patate oppure il pollo destriero o i sandali della protezione».
Lei è appassionato di giochi?
«No, sono proprio malato, gli appassionati hanno ancora qualche speranza… – sorride l’andezenese Marcello Piras, 44 anni, istruttore sportivo – Nel tempo ho accumulato 300 titoli. Mi piace giocare: a casa con amici, oppure all’associazione LudiChieri di cui faccio parte da 10 anni, oppure qui a Riva» .
Stefania Giacomarra, impiegata, è la fidanzata del presidente: l’ha aiutato nella messa a punto del suo gioco, “The Lobbyst”? «Soprattutto nella parte iniziale, quando si ragionava sulle caratteristiche del gioco. Anche a me piace giocare: è un modo per trascorrere qualche ora in compagnia di amici, divertendosi, e un’ottima alternativa a starsene da soli di fronte a un monitor ».