In fuga coi gemelli
Cronaca
14 Settembre 2025

In fuga coi gemelli

Da tre anni è nelle Filippine: «La madre merita tre anni di carcere»

Dal 2022 continua a tenere i due figli gemelli nelle Filippine, contro la volontà del padre dei ragazzi. Adesso, la mamma accusata di sottrazione di minori e a lungo residente in città, rischia tre anni di carcere.

E’ questa la richiesta formulata dalla procura di Torino nei suoi confronti, mercoledì pomeriggio. Una pena elevata, se si considera che la massima prevista per questo reato è di quattro anni, e giudicata

«inadeguata» dall’avvocato Emanuele Zanalda, difensore della donna. «La mia assistita non ha mai nascosto di voler andare nelle Filippine con i figli – sostiene chiedendo l’assoluzione – Arrivata lì, non ha più potuto tornare in Italia perché qui, per lei, la situazione era e rimane insostenibile, vista la crisi familiare che ha attraversato».

Procede così il processo sulla delicatissima questione che riguarda una benestante famiglia straniera, arrivata a vivere a Chieri per ragioni lavorative. Dopo anni di felicità, viaggi e la nascita di due gemelli, oggi adolescenti, la relazione dei genitori entra in crisi.

Mentre i coniugi iniziano a ragionare sulla separazione, lui si insospettisce per una nuova abitudine di lei: prelevare, senza avvisarlo, molti più soldi rispetto al passato dal conto corrente che hanno in comune. Nell’estate di tre anni fa, vanno tutti in vacanza in Portogallo per provare a ritrovare la serenità. Qui, la mamma si infortuna e dice di volersi fare curare nelle Filippine, suo paese d’origine. I suoi genitori sono benestanti e, a Manila, può accedere alle cure dei migliori dottori. Pretende di portare i figli con sé. Il padre dei gemelli non è d’accordo, visto che sta per iniziare la scuola, ma si sente ripetere una promessa: «Lei garantiva che sarebbero tornati in tempo per l’inizio delle lezioni – ha ripercorso l’uomo in tribunale, assistito dall’avvocata Chiara di Tanno – All’improvviso, mia moglie mi ha detto che non sarebbe più tornata. Voleva rimanere a Manila, con i ragazzi. All’inizio facevamo delle videochiamate, poi abbiamo interrotto anche quelle».

Due provvedimenti giudiziari complicano la questione. Il tribunale di Torino, infatti, dispone l’affidamento esclusivo dei figli al papà. Nelle Filippine, intanto, l’attuale imputata avvia una causa contro l’ex marito. Lui, su suggerimento di alcuni legali del posto, non si costituisce, ma i giudici asiatici stabilirebbero l’affidamento esclusivo dei ragazzi alla mamma.

L’uomo non ha perso le speranze di rivedere i figli e, alla fine della requisitoria dell’accusa, ha chiesto alla loro mamma un risarcimento provvisionale di 20.000 euro. La sentenza di primo grado è attesa in autunno.