A piedi sul crinale con vista sul Colle
Camminata
Simonetta Masera 
23 Settembre 2025
Cartografia: Cammino del Romanico, carta n° 7 Buttigliera d’Asti-Colle don Bosco; Cammino di don Bosco, guida di Claudio Baldi e Ute Ludwig, carta in scala 1:25.000

A piedi sul crinale con vista sul Colle

Da Buttigliera un itinerario che tocca cappelle e la valle del rio Traversola

Partenza e arrivo: cimitero di Buttigliera

Altimetria: pianeggiante

Lunghezza: circa 10 km

Tempo di percorrenza: 3 ore

Un buon tratto di questo percorso fa parte del Cammino di don Bosco, e ciò è un vantaggio per la cartografia: si può infatti usare il depliant n° 7 del Cammino del Romanico, oppure la cartina del Cammino di don Bosco, più dettagliata, in scala 1:25.000.
Si parte dal cimitero del paese (dov’è agevole parcheggiare) perché qui c’è l’antica chiesa di San Martino, le cui prime notizie risalgono al 1034. L’edificio è stato pesantemente rimaneggiato nel tempo (la facciata attuale è del 1876), ma è di notevole interesse. Per esempio sulla parete sud e sull’abside cui sono molte iscrizioni che ricordano persone decedute ma anche avvenimenti come la peste del 1522, il crollo di un tratto delle mura che 1544 uccise sei donne, le grandinate.
Si esce dal cimitero e si svolta a sinistra, su via San Martino, sterrata, che si snoda pianeggiante tra i campi e che può essere fangosa se nei giorni precedenti ci sono state precipitazioni: la direzione è all’incirca sud-est. Si ignora sulla sinistra la svolta per cascina Campora e le deviazioni successive, si supera una zona boscosa e poi, a un certo punto, il percorso piega nettamente a sinistra e scavalca il rio Traversola all’altezza del ponte del mulino Mainito, ai confini fra i territori di Castelnuovo, Capriglio e Buttigliera: qui fino al XVI secolo esisteva l’abitato di Mainito, in seguito scomparso, che aveva una chiesa e una comunità benedettina. Si passa a fianco del circolo ippico “Gelso del Mainito” e poi, dopo un’alternanza tra boschi e campi coltivati si arriva alla provinciale 33, nelle vicinanze del Colle don Bosco.
Qui si svolta a sinistra (attenzione alle auto in transito, non c’è marciapiede), e dopo circa 500 metri, sulla sinistra, si incontra il “Sentiero di Giovannino Bosco” (ben segnalato). Qui è il momento di decidere: la basilica è a due passi, sarebbe un peccato non fare una scappata fin su. Tra i “contro” c’è che la strada andrà ad aggiungersi ai 10 chilometri dell’itinerario. Tra i “pro”, oltre alle varie buone ragioni per salire ai Becchi, c’è che all’occorrenza si potrà tagliare l’anello della camminata e, anziché completarlo, tagliarlo all’altezza della cascina Campora.
Il “Sentiero di Giovannino” punta dritto e scavalca il rio Traversola, poi piega prima a destra e poi a sinistra per arrivare a borgata Serra. Qui bisognerebbe voltare a destra: ma se si fa una breve deviazione a sinistra si incontrano prima la cappella di San Grato (che nella prima metà dell’Ottocento venne ricostruita per volontà di diciotto capifamiglia, che concorsero alle spese) e poi un bel punto panoramico, con una suggestiva vista sul Colle.
La strada che passa per borgata Serra è all’incirca parallela a quella dell’andata, e punta a nord-ovest verso Buttigliera, entrando in paese all’altezza della cappella detta “della Madonnina” perché intitolata alla Natività di Maria Vergine. Qui si svolta a sinistra, e in breve si raggiunge il punto di partenza.