Tra boschi e cascine sfiorando il pilone al trivio delle streghe
Partenza e arrivo: piazza del Podio, Cinzano
Lunghezza: circa 8 km
Altimetria: collinare
Tempo di percorrenza: circa 3 ore
Si esce da piazza del Podio svoltando a destra in via Michelotti e poi nuovamente a destra in via Colla: alla biforcazione si tiene la sinistra e si prosegue su via Circonvallazione (sentiero n° 141 della Collina torinese), avendo sulla destra il castello fino ad arrivare alla provinciale 97. Qui c’è un trivio e, di conseguenza, non deve stupire la presenza di un pilone, dedicato a Sant’Antonio e citato giù in documenti di inizio 1700. Si credeva infatti che gli incroci di tre vie fossero luoghi magici, scelti dalle streghe per i loro raduni: ma la presenza di un “segno del sacro” allontanava malvagie presenze.
A destra del pilone si stacca una carrareccia che nel primo tratto costeggia la provinciale e poi punta decisamente a nord: in pratica taglia un’ampia curva che la provinciale fa sulla sinistra. Ritrovata la provinciale si svolta a destra fino al punto in cui la strada si biforca (altro trivio, altro pilone): ci si tiene sulla sinistra, si supera il Pian dla Martina e poi si sale fino al bivio tra le direzioni Gassino e Rivalba a sinistra, e Casalborgone a destra. Qui c’è una cappella dedicata a San Rocco: interessante la facciata, per l’affresco che raffigura il Santo e per la meridiana.
A lato del pilone, in direzione nord, parte la strada della Val Ferro (sentiero 126) che si tiene alla destra del Bric dla Scaletta e poi piega a nordovest in direzione del Bric del Cerro. Si viaggia in salita su sterrato, nel bosco: ci sono punti panoramici e anche scarpate nude dove si possono osservare interessanti rocce stratificate.
Proprio dopo un punto panoramico il percorso si sdoppia: dalla destra si stacca il sentiero 124 che punta a nord e poi piega a est, fino a incontrare strada Mongallo: qui si volta a destra, si supera la cascina Palazzo e poi si procede in direzione della cappella di San Bernardo dei boschi, col suo piccolo porticato che ben si presta per una sosta. Si supera la cappella per imboccare poi sulla destra strada Rovere, che scende nella Val Ferro, e poi si svolta nettamente a sinistra su strada Boccardo.
Ci si tiene sul fondovalle, sulla sponda sinistra di un rio. A un certo punto sulla sinistra si incontra un pilone dalla forma davvero inusuale, una sorta di torre di fronte alla quale c’è un porticato piccolissimo retto da due pilastri, con lo spazio per una sola persona. Si supera la cascina Bastianu (sulla sinistra un muro molto interessante, fatto di mattoni e pietre di fiume), si va ancora avanti e poi sulla destra s’incontra l’imbocco del sentiero 141. Si supera il rio del Salto e si punta decisamente verso sud, entrando in un bosco di castagni e carpini. Si evita la deviazione sulla destra per cascina Gallina, si procede in direzione di cascina Casetto. Di qui si ha una bella vista sul cocuzzolo del Bric dla Scaletta, la cui “vetta” è a 463 metri. Si cammina ancora, fino a ritrovarsi al Pian d’la Martina. Da questo punto in poi si percorre a ritroso la strada fatta all’andata, fino a ritrovare il punto di partenza.