Tre borghi di torri, castelli e ville
Camminata
Simonetta Masera 
4 Novembre 2025
Fonte: “Gli anelli del Cammino di don Bosco” di Claudio Baldi, Paolo Deluca e Ute Ludwig. Cartina n° 6, anelli di Marentino, Montaldo e Pavarolo (2022)

Tre borghi di torri, castelli e ville

Un circuito lega Pavarolo a Montaldo e Marentino fra big bench e panorami

Anello di Pavarolo, Montaldo e Marentino

Partenza e arrivo: Pavarolo, piazza del Campanile

Lunghezza: circa 12,4 km

Dislivello positivo (sola salita): 134 metri

Tempo di percorrenza: 3 ore

Il “Cammino di don Bosco”, con tre sue varianti che uniscono la cittadella salesiana di Valdocco al Colle dei Becchi, è stato inserito nella Rete escursionistica regionale del Piemonte.
Questo importante traguardo è occasione per ricordare come il Cammino sia corredato anche dagli “anelli”, che partono e arrivano dai vari Comuni attraversati: si trovano sul sito www.camminodonbosco.eu.
Tra i tanti esempi possibili proponiamo qui l’anello che parte e arriva nel centro storico di Pavarolo, perché percorre la collina in una stagione in cui i panorami sono particolarmente suggestivi (sulla cartina è l’itinerario rosso).
Dalla suggestiva e scenografica piazza del Campanile, con la torre restaurata e la sua scalinata si scende per via Zavattaro fino ad arrivare alla strada della Rezza, che si attraversa facendo molta attenzione. Si continua a sinistra, fino a imboccare via Bardassano che attraversa l’area artigianale e poi, sterrata, compie un ampio arco in salita fino a raggiungere Montaldo dominato dal suo massiccio castello.
Quando si torna sull’asfalto si volta a destra, si arriva in piazza Superga (qui c’è una “casetta dell’acqua” Smat), poi, in leggera discesa, si arriva a piazza Fornache, con la vicina cappella di San Rocco. Si qui la strada inizia a salire, in direzione del cimitero. Ci si tiene sulla “strada vecchia di Andezeno”, che costeggia il cimitero e poi punta a sudest.
Sosta d’obbligo poco oltre, per una foto-ricordo alla “Big Bench” n° 196: si ignora la prima deviazione a sinistra e, più oltre, si imbocca la seconda che porta verso il fondovalle, alla strada che sale a Marentino. Se invece si prosegue, in breve si arriva alla “quercia del Barbarossa”, punto panoramico al confine con Andezeno.
Si arriva in paese in corrispondenza di Casa Zuccala, l’antica villa sede del museo dell’arredamento piemontese, en riconoscibile per l’aquila in terracotta che svetta sul tetto (al limite del parcheggio a destra c’è un’altra “Casetta dell’acqua”). Qui si volta a sinistra passando nelle vicinanze dell’apiario sperimentale e della cappella cimiteriale di Santa Maria dei Morti. Si procede diritto per altri 200 metri e poi, in corrispondenza di una croce di ferro, si volta a sinistra in direzione di Tetti Ottone (non è la strada che porta a Vernone, che prosegue verso il fondovalle con vistosi tornanti).
Tra aree coltivate e piccoli tratti di bosco si punta a nordovest, verso la Trinità, principale frazione di Montaldo. Dalla panoramica piazzetta don Vigna si scende verso Montaldo (a destra), ma dopo circa 180 metri si imbocca un sentiero che porta prima a Tetti Gaffolo e poi a Tetti Vernai. Di qui una carrareccia porta a via Bardassano e all’area artigianale di Montaldo, da cui si ripercorre a ritroso il primo tratto di cammino fatto alla partenza. Per l’orientamento durante l’escursione può essere utile anche la carta n° 3 dei Sentieri della Collina Torinese.