Poirinesi in gara coi funghi (Video)
Le due squadre dei Boletus Poirino e il porcino esibito alla giuria
Poirino, Poirino - Pralormo
Enrico Bassignana  
10 Novembre 2025

Poirinesi in gara coi funghi (Video)

Oltre 500 persone da mezza Europa hanno preso parte al Mondiale sull’Appennino Tosco-Emiliano

E’ un concorso per raccoglitori di funghi, ma vince chi recupera un solo fungo e tanta immondizia abbandonata. Due team poirinesi hanno partecipato per la prima volta al Campionato mondiale del fungo, sull’Appennino Tosco-Emiliano. E si sono piazzati nella parte alta della classifica.

«Si svolge in un parco nazionale. Consente la raccolta dei funghi, ma a un ambiente di questo genere ci si deve accostare con le giuste maniere – spiega William Benfatto – Quindi si presenta alla giuria un solo porcino, il più bello che si è trovato, e durante la gara si raccolgono i rifiuti in cui ci si imbatte, perché anche quelli fanno punteggio».

Benfatto è capitano della squadra Boletus Poirino B, che ha chiuso con 75 punti e si è piazzata settima. In squadra anche Riccardo Novarino, Nicu Anghel, Daniele Capone e Valerio Rietto, I Boletus Poirino A si sono piazzati al 14° posto con 73 punti. Sono Davide Arduino (capitano), Massimo Minetti, Franco Parisi, Roberto Ruffinengo e Alberto Masini.

Circa 500 i partecipanti all’evento, alla 11ª edizione, organizzato il 12 ottobre dai Briganti di Cerreto con concorrenti da Italia, Lituania, Spagna, Portogallo e Francia: 250 hanno gareggiato come singoli e 50 sono state le squadre con 5 componenti ciascuna.

«Abbiamo gareggiato tra la Lunigiana e la Garfagnana, in posti che per noi fungaioli sono come il paradiso terrestre».

La gara si è svolta in boschi secolari a prevalenza di faggio e pino:

«Peccato per la stagione un po’ avanzata: se l’avessero anticipata di due settimane si sarebbero trovati funghi anche sull’asfalto».

I Boletus B sono partiti con ambizioni e una strategia ben precisa:

«Tre di noi, i più in forma, hanno scalato la montagna: 40 minuti quasi di corsa per passare dai 1350 ai 1800 metri. Arrivati in quota abbiamo iniziato la ricerca, che ci ha premiati».

In particolare Nicu: «Tra noi è “quello che ha studiato” perché ha frequentato il corso di micologia al Gruppo Micologico Torinese, ha trovato un porcino perfetto, non intaccato dalle lumache. I nostri altri due concorrenti, in contatto radio con noi, hanno battuto invece zone più basse».

La squadra si è divisa sia per coprire un’area più ampia sia per raccogliere più immondizia: «Purtroppo ce n’è ancora tanta, ci sono state delle squadre che sono arrivate con dei sacchi neri pieni, un gruppo ha addirittura trovato un boiler: in totale sono stati raccolti 330 kg di rifiuti».

E voi? « I posti dove ne abbiamo trovati di più sono le vicinanze di una seggiovia, perché lì ci sono anche piste da sci. Evidentemente gli sciatori mangiano e bevono, poi gettano sulla neve l’immondizia, per l’80% crediamo che la sporcizia che abbiamo trovato arrivi da loro» . E il fungo? «Abbiamo trovato qualche porcino bello, sano, e poi abbiamo scelto quale sottoporre all’esame della giuria di micologi. A gara chiusa ci siamo confrontati con uno degli esperti; ci ha confermato che il fungo che abbiamo presentato era il migliore tra quelli raccolti da noi».

L’associazione Boletus Poirino è nata quest’anno (la si trova sulla pagina Facebook). E’ composta da un gruppo di appassionati del paese, che spesso vanno insieme per funghi.

«Siamo operai e impiegati di aziende della zona, con un’età in media tra i 40 e i 50 anni».

Dispone anche di una propria uniforme, una giacca tecnica verde su cui campeggia lo stemma con tre porcini, una cesta e un bastone, con una montagna sullo sfondo. Di solito dove andate a funghi? «Non rispondiamo: i veri cercatori sono gelosi dei loro “posti” – scherzano – In ogni caso le nostre mete più frequenti sono nel Pinerolese, specialmente Val Pellice e Val Chisone. Quest’anno è stato buono, soprattutto tra il 10 e il 28 settembre» .

Tra di voi non c’è gelosia? « C’è la fiducia, per cui sai che gli altri non porteranno altra gente nei tuoi posti, e anche la sicurezza, perché per funghi è meglio non andare da soli, non si sa mai quel che può succedere ».

La differenza tra la gara cui avete partecipato e le raccolte per conto vostro? «Durante l’anno l’emozione ce l’hai se trovi un fungo molto grosso, lì quando trovi un esemplare perfetto – risponde William Benfatto – Poi, ognuno di noi ha i suoi record, e se ne vanta con i compagni: a me, per esempio, è capitato di camminare una mattina senza trovare niente, e poi nell’arco di un’ora raccogliere 20 chili di porcini a poca distanza dalla macchina».

Tra voi siete in competizione, lo ammetta. «No, però ci prendiamo in giro. Soprattutto quando uno si vanta e poi trova niente…».