L’ecocredito che rigenera i boschi
Vezzolano sperimenta il “Laudato si’” per le compensazioni ambientali delle aziende inquinanti
Nei boschi attorno a Vezzolano è nato un nuovo “carbon credit”: va oltre l’obiettivo di vendere ossigeno alle fabbriche. Lo ha inventato un sacerdote della Diocesi di Asti, don Claudio Berardi, e lo ha battezzato “Laudato si’”, come l’enciclica ecologista di papa Francesco. Il cammino per crearlo si è appena concluso.
Il progetto prende il via dal fatto che le produzioni industriali generano grandi quantità di sostanze inquinanti, come l’anidride carbonica. Alcune aziende, come acciaierie e fonderie, devono compensare queste emissioni con azioni che rigenerano l’ambiante. Una possibilità è acquistare dei “carbon credit”. Uno solo vale una tonnellata di CO2 assorbita in atmosfera.
Ma l’idea di don Berbardi è far approvare un tipo di super-credito che includa sia l’assorbimento di CO2 sia gli altri servizi ecosistemici svolti dal bosco. L’iniziativa coinvolge i 200 ettari dei boschi attorno all’abbazia di Vezzolano. Ma potrebbe diventare un modello per la Chiesa a livello nazionale.
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